Per poter utilizzare al meglio alcuni locali spesso è fondamentale cambiare la loro destinazione d’uso. Questo passaggio, previsto dal nostro ordinamento, può non essere semplice ed è per questo che dovresti conoscerne ogni dettaglio.
Eccoti, quindi, tutte le informazioni grazie alle quali arrivare serenamente al cambio di destinazione d’uso di un locale.
Indice dei Contenuti
Cambio di destinazione d’uso, uffici e permessi
Il cambio di destinazione d’uso è un tipo di atto che viene gestito dall’Ufficio Urbanistico del Comune, e non dal Catasto come molti pensano. Sarà proprio questo ufficio a decidere, e al quale dovrai pagare le imposte e le tasse previste.
Un altro elemento che molti ignorano riguarda i permessi. Infatti, il cambio di destinazione d’uso, anche nel caso in cui avvenga senza opere particolari, è considerato comunque una forma di ristrutturazione edilizia. Per questo è sempre soggetta alla richiesta di un Permesso a Costruire.
Quali sono le destinazioni d’uso?
Nel nostro ordinamento sono previste diverse destinazioni d’uso:
- Residenziale: come puoi capire questa destinazione d’uso consente di abitare nel locale prescelto
- Commerciale: in questi locali potrai esercitare l’attività di vendita, di distribuzione o di somministrazione
- Agricola: in questa categoria rientrano i locali adibiti alla produzione agraria, all’allevamento e alla “campagna” in generale, ma anche quelli che svolgono l’attività di agriturismo
- Produttivo: in questa categoria rientrano gli uffici, gli studi ma anche tutte le altre attività di produzione di beni o servizi o di loro trasformazione, come le industrie
- Turistico-ricettiva: in questa categoria rientrano gli hotel, i campeggi, gli ostelli e molto altro
Quando è possibile effettuare il cambio di destinazione d’uso? Non è sempre possibile effettuare il cambio di destinazione d’uso di un locale, e per questo sarà fondamentale conoscere tutti i dettagli di tale operazione.
Dovrai iniziare a valutare l’attuale destinazione d’uso del locale. Per saperlo potrai dare un’occhiata alle bollette dell’acqua, nelle quali si indica sempre quale sia la destinazione d’uso del luogo. Successivamente, dovrai capire quali tipi di adeguamenti siano richiesti per il cambio: si può trattare di pochi interventi, oppure della ristrutturazione completa del luogo.
Non potrai, invece, effettuare il cambio di destinazione d’uso del locale se:
- Il regolamento di condominio lo vieti in modo specifico
- Il locale non è adatto alla destinazione in quanto non rispetta le prescrizioni igienico sanitarie previste dal Comune. Ad esempio, ha i soffitti troppo bassi
- Ci sono vincoli legati, ad esempio, alle Belle Arti
Per capire se il cambio di destinazione d’uso sia fattibile, e come, il consiglio è quello di recarti fin da subito all’Ufficio tecnico del tuo Comune.
Cosa accade dopo il cambio di destinazione?
Nel caso in cui sia possibile ottenere un cambio di destinazione d’suo, si dovrà procedere ai lavori di adeguamento, e si dovrà anche avviare la comunicazione al Catasto in merito alla variazione in corso.
Inoltre, prima di poter iniziare ad utilizzare realmente il locale sarà fondamentale avere un nuovo Certificato di Agibilità, per il quale dovrai, ad esempio, far fare un sopralluogo relativo agli impianti elettrici, di riscaldamento e dell’acqua.
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